La Civita

È il più antico nucleo dell’abitato. Racchiusa entro le mura fino al XVI secolo, la Civita per le sue caratteristiche morfologiche, può considerarsi una fortezza naturale posta su un altipiano a forma piramidale circondato dal burrone della Gravina. Nucleo delle funzioni amministrative e religiose, è qui infatti che fu edificato il Duomo, per dominare dall’alto i Sassi, considerati all’epoca piccoli casali fuori le mura. La sua parte più alta, su cui sorge il Rione Castelvecchio, presentava numerose fortificazioni di epoca medievale, e su queste oggi sorgono alcuni tra i più bei palazzi della città. I numerosi reperti rinvenuti nella Civita dal medico-archeologo Domenico Ridola attestano la presenza a Matera di un consistente insediamento umano già dal IX secolo a. C.

Il Sasso Cavoso

A Sud della Civita si estende il Sasso Caveoso, delimitato da Via Madonna delle Virtù e attraversato da Via Bruno Buozzi, strada ricavata da uno dei canali presenti fino agli anni ’30 detti grabiglioni.
É il quartiere prevalentemente scavato nella roccia. L’origine del nome potrebbe infatti derivare dal latino“caveosus”, cioè con molte grotte, oppure dal fatto che si volge verso il paese di Montescaglioso, un tempo detta Mons Caveosus, o ancora dalla sua particolare forma ad anfiteatro, che ricorda la cavea romana.
Pur presentando tracce di abitazioni e casali in epoca antica, ha cominciato a far parte della città intorno al Cinquecento, quando subì un forte popolamento dai flussi migratori provenienti dai Balcani. A sud del quartiere nacque la zona del Casalnuovo popolata da comunità di serbo-croati. Con il passare dei secoli, le abitazioni di questa zona sono state usate sempre più come cantine per la produzione e la conservazione del vino.

Nel quartiere Sasso Caveoso non perdetevi:

  • La Chiesa San Pietro Caveoso ubicata nell’omonima piazza a strapiombo sulla Gravina, fu costruita tra il XIII e XIV secolo. Dell’originario impianto rimane ben poco, poichè è stato progressivamente stravolto da lavori di rifacimento in varie epoche. La facciata presenta motivi architettonici che richiamano sia il Barocco che il Romanico. Nelle nicchie laterali sono collocate le statue dei SS. Pietro e Paolo. L’ interno è a tre navate. Sull’altare maggiore si nota un polittico in legno che rappresenta la Madonna col Bambino e i Santi Pietro e Paolo, con un’Ultima cena.
  • La Casa-Grotta, abitazione tipica scavata nella roccia arredata con mobili ed arnesi d’epoca per meglio comprendere gli usi e i costumi degli abitanti degli antichi rioni Sassi.

Il Sasso Barisano

Il Sasso Barisano invece si estende a nord ovest della Civita ed è il quartiere che presenta maggiore costruzioni, anche se in realtà anche qui l’interno delle abitazioni è scavato nella roccia. E’ attraversata da Via D’Addozio, ma il suo asse principale è Via Fiorentini, che come Via Bruno Buozzi sorge su un antico grabiglione.
Anche qui l’origine del nome è incerta, potrebbe derivare dalla sua esposizione verso la città di Bari oppure dalla presenza della famiglia romana Varisius, da cui Varisius e quindi Barisano.
Il recupero dei Sassi è cominciato proprio da qui, ed oggi risulta il quartiere più restaurato. Registra una più alta presenza di alberghi e ristoranti rispetto al Sasso Caveoso e alla Civita.

Nel quartiere Sasso Barisano non perdetevi:

  • La Chiesa San Pietro Barisano ubicata nel Sasso Barisano e risalente al XVI-XVII secolo. La chiesa si presenta con una facciata in muratura e all’interno risulta completamente scavata. Al lato sorge il campanile quadrangolare a più piani terminante con una cuspide. L’interno, illuminato da un particolare rosone quadrilobato, è servito da tre porte che introducono nelle tre rispettive navate. Pregevole è il fonte battesimale in pietra, in stile romanico.
  • La Chiesa Sant’ Agostino, convento costruito nel 1500 ed ampliato nel 1658 che sorge sull’antico cenobio di San Guglielmo. Fu sede del Capitolo Generale dell’ ordine Agostiniano, poi caserma delle truppe piemontesi, alloggio per gli sfollati e ricovero per anziani. La chiesa del XV-XVIII secolo è ubicata a picco sul ciglio della Gravina, e oggi non mostra più i caratteri originari, ma presenta uno stile barocco. Di rilievo, tra gli affreschi presenti all’interno, quelli raffiguranti la Crocifissione, la SS. Trinità e una Madonna con bambino.
  • Le Chiese Madonna Delle Virtù e San Nicola Dei Greci ubicate su Via Madonna delle Virtù. Costituiscono un complesso monastico formato da decine di grotte che si estendono su due piani. La Madonna delle Virtù (X-XI secolo) è una chiesa cenobitica a tre navate. Rilevante l’affresco presente nel catino absidale raffigurante una “Crocifissione con il Cristo, la Madonna e San Giovanni Evangelista”. Tramite una rampa interna si accede alla chiesa di “San Nicola dei Greci” che si presenta a due navate, con un’iconostasi che divide il presbiterio dall’aula.

 

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