La Casa Grotta del Vicinato è un esempio di come i materani vivevano fino allo sfollamento degli anni 60. Il primo ambiente è l’ambiente in costruito, riconoscibile dei blocchi di muratura. In questo spazio è presente la cucina a legna. Subito si passa nella parte in negativo. Alla destra vediamo il capasone per il vino, per l’olio, a seconda delle zone, la madia per mantenere la farina e per impastare. Al centro il tavolo con due sole sedie e il piatto cucito. I piatti di terracotta, le giare, gli otri … venivano riparati dal Conza Piatti che applicava dei punti metallici che poi ricopriva. Visita il Sito Web Ufficiale
Via Purgatorio Vecchio, 21 75100 Matera, 75100 Matera
A due passi dal Duomo, nella parte alta del Sasso Caveoso, una delle due depressioni naturali che caratterizzano Matera, Casa Noha si propone al visitatore come “cancello d’ingresso” alla città, ripercorrendone la storia grazie a un innovativo progetto di comunicazione. Con la sua struttura in tufo, i soffitti a volta, i delicati intagli e le cornici, l’edificio rappresenta un esempio di architettura privata dei Sassi. Una scala esterna conduce dall’ariosa corte ai cinque ambienti interni, proprietà, un tempo, della nobile famiglia Noha. I visitatori potranno assistere ad un inedito e avvincente viaggio multimedialeche narra il territorio da diverse prospettive: dall’architettura alla storia dell’arte, dall’archeologia alla storia del cinema. Ne è risultato un video – “I Sassi invisibili. Viaggio straordinario nella storia di Matera” – ideato da Giovanni Carrada e proiettato su pareti, soffitti e pavimenti delle stanze, che offre al visitatore una ricostruzione completa della storia della città dalle origini a oggi.
Recinto Cavone, 9, 75100 Matera MT
La Cattedrale di Matera, dedicata alla Madonna della Bruna e a Sant’Eustachio, si trova nella Civita, il cuore più antico della città, a due passi dal Residence San Gennaro. I lavori per la sua realizzazione iniziarono nel 1230, dove sorgeva il monastero benedettino di Sant’Eustachio. Per fare in modo che la chiesa madre dominasse la Civita e i Sassi, la base rocciosa su cui poggiava venne rialzata di oltre sei metri e per questo riuscirete a scorgere il Duomo da ogni punto dell’antica città. La facciata centrale è dominata da un rosone romanico a sedici raggi che richiama il tema della ruota della fortuna, molto diffuso in epoca medievale, sormontato dall’arcangelo Michele. Nella lunetta della porta maggiore, chiusa da un arco a tutto sesto, vi è la statua della Madonna della Bruna, che durante la festa patronale viene portata in processione per le strade della città. Il campanile, alto 52 metri su quattro piani sormontati da una piramide, sovrasta sia il Caveoso che il Barisano. Entrando nella Cattedrale appare evidente il contrasto con lo stile esterno. Nulla è rimasto allo stato originario, eccetto pochi importanti affreschi e alcuni capitelli medievali.
Piazza Duomo, 75100 Matera MT
La Cripta del Peccato Originale era il luogo cultuale di un cenobio rupestre benedettino del periodo longobardo. È impreziosita da un ciclo di affreschi datati tra l’VIII e il IX secolo, stesi dall’artista noto come il Pittore dei Fiori di Matera ed esprimenti i caratteri storici dell’arte benedettina-beneventana. La parete sinistra è movimentata da tre nicchie, su cui sono raffigurate rispettivamente le triarchie degli Apostoli, della Vergine Regina e degli Arcangeli. La parete di fondo, invece, è ravvivata da un ampio ciclo pittorico raffigurante episodi della Creazione e del Peccato Originale.
Contrada Pietrapenta Meeting Point Azienda Agricola Dragone, 75100 Matera MT
1200 mq nel sottosuolo alla scoperta della storia della città dei Sassi e non solo sino ad una profondità di 12 metri. Una città sotto la città fatta di case, strade. cisterne, ambienti produttivi e luoghi di culto in un mondo da scoprire. L’Ipogeo Materasum è un meraviglioso esempio di adattamento insediativo dell’uomo al territorio che lo circonda. Un territorio antico, in continuo mutamento, che attraverso lo scorrere delle epoche vissute e delle trasformazioni antropiche, ci restituisce oggi, scorci di un passato perduto.
Recinto XX Settembre, 7, 75100 Matera MT
Il Parco della Murgia materana è un paesaggio rupestre suggestivo che narra l’antico passaggio dell’uomo che vi si insediò in epoche remote. Caratterizzato da terreni rocciosi e profondi grotte e gravine utilizzate dall’uomo come abitazioni o per il culto, il Parco offre ricchezze naturalistiche e testimonianze storiche di enorme valore. A prima vista l’intera zona sembra nuda ed aspra, incisa dalla gravina di Jesce, ma nasconde delle zone boscate e di macchia mediterranea. Geologicamente la Murgia è formata da blocchi di pietra calcarea dell’era secondaria, alternati da strati di terra rossa nei calcari più recenti o nerastra in quelli più antichi. L’asprezza della Murgia nasconde una bellezza segnata da imponenti pareti rocciose, profonde gole e fresche gravine: un territorio incontaminato dove è possibile entrare in contatto con la Natura in tutte le sue forme.
Contrada Murgia Timone, 75100 Matera MT
Il Palombaro Lungo è la più grande cisterna idrica della città di Matera, scavata sotto la centralissima piazza Vittorio Veneto, e fa parte insieme alla chiesa rupestre di Santo Spirito del complesso degli Ipogei di piazza Vittorio Veneto. La cisterna si estende sotto la piazza fino al palazzo dell’Annunziata, in precedenza sede dell’omonimo convento, ed in passato serviva come fonte di approvigionamento idrico per tutte le costruzioni poste “al piano” (cioè subito fuori i Sassi) nei pressi di piazza Vittorio Veneto. Oltre all’acqua piovana, nel Palombaro Lungo veniva raccolta anche l’acqua proveniente da una fonte naturale situata sulla collina del Castello Tramontano, detta collina di Lapillo.
Ipogei, Piazza Vittorio Veneto, 75100 Matera MT
Il Museo archeologico nazionale Domenico Ridola di Matera è il più antico museo della Basilicata. Istituito il 9 febbraio 1911 per volontà del senatore e medico Domenico Ridola, che donò allo Stato le sue importanti collezioni archeologiche frutto di anni di ricerca e di scavi, presenta le numerose testimonianze rinvenute nel territorio della provincia materana e delle Murge. Il Museo è ospitato nei locali del seicentesco convento di Santa Chiara e raccoglie materiali dall’epoca preistorica fino al III secolo a.C.
Via Domenico Ridola, 24, 75100 Matera MT
La Civita È il più antico nucleo dell’abitato. Racchiusa entro le mura fino al XVI secolo, la Civita per le sue caratteristiche morfologiche, può considerarsi una fortezza naturale posta su un altipiano a forma piramidale circondato dal burrone della Gravina. Nucleo delle funzioni amministrative e religiose, è qui infatti che fu edificato il Duomo, per dominare dall’alto i Sassi, considerati all’epoca piccoli casali fuori le mura. La sua parte più alta, su cui sorge il Rione Castelvecchio, presentava numerose fortificazioni di epoca medievale, e su queste oggi sorgono alcuni tra i più bei palazzi della città. I numerosi reperti rinvenuti nella Civita dal medico-archeologo Domenico Ridola attestano la presenza a Matera di un consistente insediamento umano già dal IX secolo a. C. Il Sasso Cavoso A Sud della Civita si estende il Sasso Caveoso, delimitato da Via Madonna delle Virtù e attraversato da Via Bruno Buozzi, strada ricavata da uno dei canali presenti fino agli anni ’30 detti grabiglioni. É il quartiere prevalentemente scavato nella roccia. L’origine del nome potrebbe infatti derivare dal latino“caveosus”, cioè con molte grotte, oppure dal fatto che si volge verso il paese di Montescaglioso, un tempo detta Mons Caveosus, o ancora dalla sua particolare forma ad anfiteatro, che ricorda la […]
Piazza S. Pietro Caveoso 75100 Matera MT